ORIGAMI E KIRIGAMI
Origami e Kirigami piegati da Gemma Turnone (membro del Consiglio Direttivo del Centro Diffusione Origami)
BREVE STORIA DELL'ORIGAMI
Il termine “Origami” deriva dal giapponese “Ori” = piegare e “Kami” = carta; si tratta di una tecnica basata solo sulla piegatura di un foglio di carta, al fine di ottenere modelli di animali, fiori, oggetti, figure geometriche, scatole, senza l'utilizzo di forbici o collanti.
Anche il termine “Kirigami” deriva dal giapponese "Kiru" = tagliare e "Kami" = carta; con questa tecnica si taglia e si piega la carta, per realizzare figure tridimensionali, partendo da un unico foglio e senza asportarne pezzi.
L'arte dell'Origami si sviluppo' in Oriente, probabilmente con l'invenzione della carta, che si fa risalire ufficialmente al 105 d.C. in Cina, dove inizio' la piegatura di questo nuovo materiale. La carta ha la particolare proprieta' di poter essere piegata piu' volte su se stessa senza strapparsi e mantenendo perfettamente la piega.
Nel
610 d.C.
la
tecnica per la fabbricazione della carta fu portata in Giappone
da
un monaco buddista
ed
i Giapponesi resero l'Origami una
vera e propria “arte”. In
Giappone la carta si diffuse rapidamente; essa era considerata un
materiale nobile, raffinato e prezioso, per questo motivo veniva
utilizzata durante le cerimonie religiose o
durante alcune importanti occasioni. Le prime
figure realizzate con la carta vennero
esposte nei templi
con un significato
rituale. Un esempio, tra i piu' antichi, consisteva in un foglio di
carta pieghettato con il quale si copriva la bottiglia del sake
che,
posta sull'altare, rappresentava un'offerta propiziatoria durante le
cerimonie religiose.
Anche durante le cerimonie nuziali Shinto era usanza, e lo e' tutt'oggi, applicare al collo di due bottiglie di sake modelli stilizzati di carta che raffigurano una farfalla maschio (o-cho) ed una farfalla femmina (me-cho) e questo e' un rituale di buon auspicio:

Tra
il 1200
d.C. ed
il 1500 d.C.
alcune sette buddiste,
come lo Zen,
introdussero delle regole di etichetta, percio'
l'Origami,
dai
templi,
giunse a corte,
cosi' che le
lettere destinate al sovrano presentavano svariate
e particolari forme di piegatura. Biglietti simili a farfalle, gru o
fiori venivano spediti agli amici in segno di buon auspicio ed alle
persone care come prova di amore e dedizione. Conoscere l'Origami
divenne
simbolo di potenza e
di buona educazione, a tal punto che diverse famiglie nobiliari
utilizzarono proprio un Origami
come
stemma e
sigillo. La figura piu' importante di
quel periodo era il Noshi:
;
il nome
di questa figura e’ un'abbreviazione di Noshi-Awabi,
ossia una striscia di carne di mollusco marino, seccata
al sole. Non
si conosce quale fosse il suo significato originale; probabilmente
l'offerta di tale cibo era un augurio di buona fortuna, per
l'importanza alimentare che aveva nel Giappone medievale. Il Noshi si
ottiene mediante semplice piegatura, senza ricorrere a tagli; questa
tendenza divenne predominante in seguito, con il cosiddetto “Origami
moderno”.
Tra il 1600 d.C. ed il 1800 d.C. l'Origami perse pian piano la caratteristica di essere un'arte riservata a pochi e divenne un passatempo popolare. Durante questo periodo furono creati tantissimi modelli, divenuti poi classici. Il modello piu' famoso e' la Gru giapponese, simbolo tradizionale di lunga vita, ma anche simbolo di pace a seguito delle esplosioni atomiche avvenute in Giappone.
Le tecniche per piegare le varie figure vennero tramandate verbalmente da generazione in generazione fino all'inizio del XVIII secolo; in questo periodo, probabilmente, apparvero i primi libri che fornivano le istruzioni di piegatura.
Tra
il XVI
ed
il XVII
secolo la
piegatura
della carta fu
conosciuta anche in
Europa,
in particolar modo in Spagna
ed
in Italia.
In quegli anni, proprio nel nostro Paese, si sviluppo' una
particolare tecnica di plissettatura, usata per la piegatura di
salviette e tovaglioli che servivano per abbellire le tavole del
Rinascimento. Figure di carta piegata venivano usate anche dai
prestigiatori per stupire l'ingenuo pubblico di allora. Una tipica
figura del periodo 1700
d.C. e'
la routine,
nota
anche come “ventaglio
magico”
.
Si
trattava di una larga striscia di carta pieghettata a fisarmonica nei
due sensi che,
sapientemente manipolata, dava magicamente origine a svariate forme.
A partire dal XIX secolo l'Origami si sviluppo' anche in senso creativo, attraverso l'elaborazione di forme piu' moderne; cio' permise alle regole basilari dei modelli classici di raggiungere livelli estremi di raffinatezza e complessita'.
Uno rapido sviluppo dell'Origami si ebbe dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie all'opera di alcuni artisti, primo fra tutti il maestro Akira Yoshizawa. Egli sviluppo' un nuovo modo di concepire l'Origami, noto come: “Origami creativo”; l'obiettivo era la realizzazione di modelli nuovi, fuori dagli schemi tradizionali.
Guarda il filmato: Akira Yoshizawa Origami Collections
Al giorno d'oggi gli Origami fanno parte integrante della cultura giapponese e vengono utilizzati in numerose ricorrenze, come ad esempio la festa dei bambini (Kodomo no hi). A partire dal 1948, con un provvedimento del Governo Giapponese, questa festa e' divenuta una delle festivita' nazionali; durante questa celebrazione, i bambini fabbricano bandiere di carta a forma di carpa e le appendono fuori la porta della loro casa.
La
carpa e' un pesce considerato
portafortuna; esso e' simbolo di longevita' e
coraggio, per la sua lunga vita e per la sua capacita' di nuotare
controcorrente. La carpa e' uno tra gli animali piu' famosi in
Giappone ed e' facile trovarlo nei laghetti dei templi giapponesi e
nei giardini.
Naviga nel mondo degli Origami cliccando QUI
L'Arte dell'Origami e Kirigami incontra la Scienza
Approfondimenti su come l'arte dell'Origami e Kirigami viene utilizzata in avanzati progetti scientifici
|
Guarda i filmati: |
|
Approfondimenti: |
Sorgente delle immagini sulla storia dell'Origami: http://www.origami-cdo.it/articoli/storiadellorigami.html