I
pannelli solari termici
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Che
cosa sono?
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I
pannelli solari termici, detti anche collettori
solari,
sono
dispositivi in grado di convertire l'energia solare in calore
utile per il riscaldamento dell'acqua sanitaria per uso
quotidiano.
Il
collettore
solare e' l'elemento chiave di un impianto
solare termico.
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La
Struttura
Generico
collettore solare:

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L'elemento
principale di cui si compone un pannello solare termico e'
l'assorbitore
di calore,
la
cui funzione
e' quella di assorbire la radiazione solare incidente, ad onde
corte, la
quale viene
poi trasformata in calore (trasformazione
fototermica).
Un
assorbitore di calore
consiste
di una lamiera dotata di numerosi tubi integrati e realizzati con
un metallo (di solito rame) avente
buone capacita' di condurre il calore. Il
fluido
termovettore,
che
circola nei tubi,
puo' essere acqua
oppure
aria.
Un buon
contatto termico tra l'assorbitore ed il fluido termovettore in
circolazione permette la cessione del calore al fluido ed il suo
trasporto fuori dal collettore. Il calore che viene prodotto e'
pronto per essere utilizzato.
Per
ridurre la dispersione di calore e migliorare il rendimento del
collettore solare, l'assorbitore viene provvisto di una copertura
trasparente frontale ed
inoltre viene coibentato lateralmente e sul retro.
Il tutto e' supportato da un telaio.
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Il
Funzionamento
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Il
calore dei raggi solari riscalda la superficie del collettore
solare e di conseguenza il fluido termovettore,
che
scorre nei tubi sottostanti, scambia il calore ricevuto con il
serbatoio dell'acqua sanitaria.
In
estate, l'acqua puo' raggiungere una temperatura di 70°C, valore
che risulta essere ben al di sopra dei normali 40°C - 45°C
necessari per una doccia. Quindi, entro certi limiti, i pannelli
solari termici possono essere considerati un efficace sostituto
dello scaldabagno elettrico o della caldaia a gas per generare
acqua calda.
La
superficie assorbente di un collettore solare e' generalmente
scura, al fine di ridurre il riflesso dei raggi solari verso
l'alto e rendere massima la trasformazione dell'energia solare in
calore.
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Il
Rendimento
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Il
rendimento di un collettore solare e' la sua capacita' di
trasformare la radiazione solare in energia termica utile. Un
collettore solare in media riesce a trasformare in energia utile
circa l'80% dell'energia solare catturata.
Il
rendimento dei collettori solari, come per i pannelli solari
fotovoltaici, e' determinato da tre fattori principali:
Nel
caso di pannelli solari fissi e finalizzati alla produzione di
acqua
calda, la migliore
resa si ottiene con una orientazione
a Sud ed una
inclinazione
di 10
gradi
in meno
rispetto alla latitudine
del luogo; invece,
se il loro utilizzo riguarda l'impianto
di riscaldamento,
l'inclinazione deve essere di 10
gradi
in piu'
rispetto alla latitudine del
luogo.
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Le
Categorie
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E'
possibile distinguere due categorie di collettori solari:
Collettori
solari piani
-
sfruttano la radiazione
diffusa
dei
raggi solari e quindi possono lavorare anche in giornate
caratterizzate da media luminosita'. Si tratta di collettori
solari economici, con rendimenti medi; la loro caratteristica e'
quella di occupare poco spazio e cio' li rende adatti ad essere
posizionati sui tetti delle case.
Collettori
solari a concentrazione
-
utilizzano
la radiazione
diretta
del
Sole. Essi si basano sul principio della concentrazione dei raggi
solari verso un unico punto. In pratica, la concentrazione dei
raggi solari si ottiene mediante un sistema di specchi che
riflettono la luce del Sole verso il punto focale. Questa tecnica
garantisce elevate temperature da utilizzare per la produzione di
energia termica e di energia elettrica. I collettori solari a
concentrazione si basano su costose
tecnologie e richiedono grandi spazi per il loro posizionamento.
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La
Tecnologia
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E'
possibile fare una distinzione tra due principali configurazioni
impiantistiche, che coinvolgono rispettivamente:
collettori
solari a circolazione naturale
-
in essi il liquido termovettore e' messo in movimento dallo
stesso calore;
collettori
solari a circolazione forzata
-
in questo caso il
movimento
del liquido termovettore all'interno dell'impianto e' assicurato
dalla presenza di una pompa.
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Le
Tipologie costruttive dei pannelli solari termici
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Collettori
solari piani vetrati

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Si
tratta dei
classici
collettori solari per la produzione di acqua calda ad uso
sanitario; sono i piu' diffusi sul mercato nel settore domestico e
si
compongono di:
una
lastra
di vetro trasparente
che
permette il passaggio dei raggi solari e che e' posta
superiormente ad un assorbitore. Il vetro e' in grado di
resistere alla grandine, come confermano alcuni test effettuati
con grandine di 25 mm di diametro;
un
assorbitore
della
luce solare, simile ad un radiatore
e
costituito da una lastra fatta in acciaio oppure in rame.
L'assorbitore, scaldandosi, emette energia sotto forma di
radiazione infrarossa;
un
fascio
di tubi nei
quali scorre il liquido destinato ad essere riscaldato; il fluido
e'
normalmente acqua
addizionata con antigelo
per
evitare il congelamento che potrebbe essere causato dal freddo
invernale.
un
isolante
termico che
e' situato nella parte sottostante al pannello e che ha il
compito di ridurre la dispersione di calore verso l'esterno;
una
scocca
che
chiude posteriormente il pannello, realizzata molto spesso in
lamiera.
Il
tutto (vetro, assorbitore e fascio di tubi, isolante termico e
scocca posteriore) e' tenuto assieme da una intelaiatura
termicamente isolata
che,
assemblando le parti, conferisce al pannello robustezza e
stabilita'.
I
collettori solari piani vetrati presentano le seguenti
caratteristiche:
sono
molto versatili;
hanno
costi accessibili;
hanno
buoni rendimenti; le temperature ottenibili sono comprese tra
50°C e 95°C;
sono
disponibili nelle due principali configurazioni: a circolazione
naturale,
con serbatoio integrato e a circolazione
forzata.
A
seconda delle prestazioni e' possibile suddividerli in due
famiglie:
collettori
vetrati non selettivi -
sono
caratterizzati da un assorbitore che e' semplicemente verniciato
di nero. Questo tipo di collettori solari e' adatto alle
abitazioni estive, oppure alle zone del Centro-Sud Italia, le
quali godono di abbondante insolazione;
collettori
vetrati selettivi -
in
essi
l'assorbitore
e' trattato con dei prodotti selettivi, capaci di ridurre del 10%
- 15% le dispersioni di calore rispetto a quelli non selettivi.
Sono costosi, ma hanno il vantaggio di poter lavorare meglio nei
periodi piu' freddi e meno assolati. Per questo motivo possono
essere utilizzati anche in integrazione con il sistema di
riscaldamento.
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Collettori
solari piani non vetrati

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Sono
i piu' semplici ed economici collettori solari reperibili sul
mercato. Le loro caratteristiche
possono
essere cosi' riassunte:
sono
realizzati con materiale
plastico
(PVC,
polipropilene, neoprene, gomme sintetiche)
di colore nero per facilitare l'assorbimento del calore;
sono
privi di isolamento e di copertura vetrata;
si
compongono di un fascio di tubi all'interno
dei quali passa l'acqua che, prima di essere utilizzata, viene
direttamente riscaldata dai raggi solari;
sono
pannelli ad uso esclusivamente
estivo. Infatti, il loro funzionamento richiede una buona
insolazione e temperature esterne superiori ai 20°C; in genere
vengono smontati in autunno per essere poi rimontati nella
stagione estiva successiva;
la
temperatura dell'acqua in uscita non supera di norma i 40°C;
sono
disponibili nelle due principali configurazioni impiantistiche: a
circolazione naturale
e
a circolazione
forzata.
Le
loro applicazioni sono finalizzate soprattutto:
al
riscaldamento dell'acqua per piscine scoperte. Difatti, con
l'utilizzo di questi collettori termici, e' possibile mantenere
una temperatura gradevole dell'acqua (25°C - 28°C) in piscine
sia di piccole che di grandi dimensioni;

alla
produzione di acqua calda (35°C - 40°C) per le docce e per
altri usi sanitari nei camping, in alberghi stagionali ed in
stabilimenti balneari.
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Collettori
solari sottovuoto

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Sono
composti da una schiera di tubi sottovuoto in vetro; l'assorbitore
(generalmente una piastra
di rame),
dopo aver assorbito l'energia solare, la trasferisce ad un fluido
che trasporta il calore.
Questo
tipo di collettori solari
presentano
le seguenti caratteristiche:
rispetto
ai convenzionali collettori piani sono di piu' complessa e
costosa realizzazione, sono meno resistenti e, a parita' di
prestazioni, occupano una superficie minore;
grazie
alla bassa dispersione di energia, ottenuta con l'impiego dei
condotti sottovuoto, hanno
un'efficienza molto alta, in media superiore del 15% - 20%
rispetto a quella dei pannelli piani vetrati;
possono
raggiungere temperature elevate, superiori ai 100°C ;
hanno
buoni rendimenti anche nella stagione invernale, in condizioni di
scarsa
insolazione
e
con temperature inferiori allo zero;
per
quel che rigurda la loro installazione presentano un vincolo da
rispettare: la
loro inclinazione sul piano orizzontale non deve essere inferiore
ai 30 gradi e non deve superare i 70 gradi. Cio' non rappresenta
un grosso inconveniente, poiche' la maggior parte delle
installazioni, nel nostro paese, rientra in questo angolo di
inclinazione;
sono
consigliati in particolar modo nelle zone montane ed in quelle
con climi freddi, anche ad integrazione del sistema di
riscaldamento;
sono
disponibili nelle due principali configurazioni: a circolazione
naturale e
a circolazione
forzata.
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Collettori
solari ad aria


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A
differenza di tutti gli altri collettori solari, hanno la
particolare caratteristica di produrre aria calda, anziche' acqua
calda. In essi, invece dei tubi che permettono la circolazione del
fluido vettore, vi e' dell'aria che circola tra vetro ed
assorbitore e tra assorbitore e fondo del pannello. L'aria calda
trasferisce il proprio calore all'acqua sanitaria, producendo una
quantita' d'acqua calda direttamente proporzionale alla superficie
del pannello. Questi
pannelli solari sono studiati in modo tale che l'aria permanga in
essi quanto piu' tempo possibile; cio' e' da attribuire al fatto
che l'aria scambia il calore piu' difficilmente rispetto
all'acqua.
In
riferimento alle loro caratteristiche ed applicazioni
si puo' dire che:
sono
normalmente di tipo vetrato;
sono
in grado di riscaldare l'aria a temperature di 20°C - 40°C,
valori sufficienti a ventilare e deumidificare
un
ambiente interno ad un ufficio;
se
applicati in integrazione all'impianto di riscaldamento, possono
contribuire in maniera significativa al riscaldamento di piccoli
e grandi ambienti;
possono
avere un serbatoio di accumulo integrato, indicato in particolar
modo per le localita' caratterizzate da un clima rigido;
una
loro particolare applicazione e' quella riguardante il settore
agricolo, dove vengono uitilizzati per l'essiccazione dei
foraggi;
sono
poco conosciuti in Italia, mentre sono piuttosto diffusi nel Nord
Europa.
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