UN PO' DI STORIA

I droni originariamente furono costruiti per scopi militari, non solo come strumenti da utilizzare nelle esercitazioni, ma anche come armi di attacco sotto forma di bersagli volanti e di missili teleguidati.

Nel corso degli anni, assumendo sagome diverse, questi velivoli sono stati inseriti in una vasta gamma di realta' lavorative, anche se la loro importanza a livello militare non e' affatto diminuita, tanto che molte nazioni vantano flotte di droni da guerra di ogni tipo.

I PRIMI DRONI MILITARI

Risale al Risorgimento italiano il primo utilizzo documentato dei droni. Cio' avvenne durante la prima guerra d'indipendenza (1848 - 1849), quando gli Austro-Ungarici attaccarono Venezia. Si trattava di palloni aerostatici senza pilota, dotati di cariche esplosive. A progettarli fu il tenente Franz Von Uchatius, uno degli ufficiali di artiglieria del generale austriaco Von Radetzky. I velivoli, lanciati dalla nave austrica Vulcano, sospinti dai venti che soffiavano dal mare verso la riva, avrebbero dovuto sganciare gli esplosivi per colpire la citta' di Venezia. L'operazione si rivelo' pero' un insuccesso, poiche' le avverse condizioni meteo ed i venti irregolari causarono il ritorno di buona parte dei palloni sulle linee austriache.

PRIMO POTOTIPO DI QUADRICOTTERO


Nel 1907, l'aviatore francese Louis Charles Breguet, uno dei fondatori della compagnia aerea Air France, avvalendosi della collaborazione del medico e fisiologo francese Charles Richet (premio Nobel per la medicina nel 1913), comincio' a ideare un “gyroplane. Il velivolo, dalla forma molto simile all'attuale quadricottero, si rivelo' instabile e riusci' a solleversi da terra per soli 60 cm.


Louis Charles Breguet (1880 – 1955).

IL PRIMO UAT

(UNMANNED AERIAL TARGET)

Il primo vero aeromobile senza pilota fu studiato dalla Royal air force nel 1916, nel corso della prima guerra mondiale, e fu chiamato “Aerial Target. A ideare il velivolo fu l'ingegnere britannico Archibald Montgomery Low, soprannominato “padre dei sistemi di guida radio”. Il dispositivo era un monoplano lungo 6 metri con un motore a 2 cilindri raffreddato ad aria; l'aeromobile, guidato a distanza (via radio), doveva contrastare i dirigibili tedeschi ed aveva anche la funzione di bomba aerea controllata. Nonostante le promettenti dimostrazioni, il progetto venne accantonato e l'AT non fu mai utilizzato in guerra. L'Aerial Target ha dato l'avvio ai moderni droni militari.

KETTERING BUG

Il drone biplano “Kettering Bug”, precursore degli odierni missili cruise, fu sviluppato dall'esercito statunitense nel 1917 per essere usato come “siluro aereo. Il lancio si doveva effettuare posizionando il velivolo su di un carrello a quattro ruote che scorreva su un binario portatile. Kettering Bug, mediante opportuni controlli automatici, si trasformava in una bomba che, precipitando al suolo, provocava lo scoppio dei suoi 82 chilogrammi di esplosivo. L'apparecchio era in grado di colpire bersagli terrestri fino a 121 chilometri di distanza, viaggiando ad una velocita' di 80 Km/h. Il primo volo si ebbe il 2 ottobre 1918. Furono costruiti circa 50 esemplari di questo veicolo aereo che pero' non fu mai usato in combattimento poiche' la prima guerra mondiale fini'.

EVOLUZIONE DEI DRONI MILITARI

An Curtiss N2C-2 target drone, in 1938/39.

Winston Churchill e il Segretario di Stato alla Guerra in attesa di vedere il lancio di un drone bersaglio radiocomandato de Havilland Queen Bee, 6 giugno 1941.

V-1 cutaway

V-1, in the Musée de l'Armée, Paris.

Verso la fine degli anni 30 i droni ebbero un notevole sviluppo ad opera della Marina americana. In particolare, nel 1937 la Navy Research Lab realizzo' il drone “Curtiss N2C-2”. Si trattava di un UAT (Unmanned Aerial Target), ossia di un Target Drone”, un velivolo senza pilota utilizzato come bersaglio nelle esercitazioni militari.

Anche gli inglesi, nel 1935, svilupparono dei droni radiocontrollati. Il piu' rinomato fu il drone “Queen Bee, testato per la prima volta davanti al Primo ministro del Regno Unito Winston Churchill. Questo velivolo poteva essere pilotato da terra oppure da un altro aereo o da una nave in movimento. Il decollo e l'atterraggio avveniva su piste normali, ma il lancio poteva essere effettuato anche da un sistema a catapulta. In quest'ultimo caso il velivolo veniva recuperato in mare su opportuni galleggianti. Il successo riscosso da questo drone radiocontrollato porto', nel corso degli anni, alla produzione di circa 400 esemplari.

Un altro importante drone militare e' stato il Radioplane OQ-2 (il primo drone prodotto in serie negli Stati Uniti dalla Radioplane Company). La versione successiva di questo apparecchio, l'OQ-3, divenne il drone bersaglio piu' utilizzato nel servizio statunitense, con oltre 9.400 esemplari costruiti durante la seconda guerra mondiale.

Nel 1944 fu testato il drone TDR-1, considerato, per la prima volta nella storia, un “drone d'assalto. Infatti, questo velivolo, oltre che essere usato come missile teleguidato, era in grado di sganciare bombe. Furono prodotti circa duecento esemplari, ma l'utilizzo che si fece del velivolo fu sporadico e senza particolari successi.

Il primo vero “missile da crocieradella storia, cioe' un missile in grado di percorrere una traiettoria guidata e non prefissata, fu il “Fieseler Fi 103, meglio noto come V1. Il velivolo fu sviluppato dall'azienda aeronautica tedesca Gerhard-Fieseler-Werke nei primi anni quaranta e fu utilizzato dall'aviazione militare tedesca nell'ultima fase della seconda guerra mondiale. Questo missile univa le caratteristiche di un aereo a quelle di una bomba aeronautica, infatti la sigla V1 sta per Vergeltungswaffen 1, la cui traduzione dal tedesco e' “Arma di rappresaglia 1”.

Negli anni '60 e all'inizio degli anni '70, una serie di “droni da ricognizione, conosciuti generalmente come “Lightning Bugs, furono usati dagli Stati Uniti per spiare Vietnam, Cina e Corea del Nord.

I DRONI E LA PASSIONE PER IL MODELLISMO

A partire dal 1970, il netto miglioramento dei sistemi di navigazione ed il rapido avanzamento della tecnologia, segnato dalla nascita dei primi microprocessori, contribuirono al diffondersi dei droni nel settore consumistico privato. Si trattava di piccoli aerei radiocontrollati, dai costi ragionevoli. Questi velivoli, nella maggior parte dei casi, venduti in kit di montaggio, si potevano assemblare e testare. Inoltre, i droni erano reperibili in forme diverse e, a seconda delle loro dimensioni, potevano volare sia all'aperto che in spazi chiusi. La nascita di molti club di hobbisti del volo radiocomandato contribui' a far aumentare l'interesse generale in questo settore.

I DRONI: “DA VELIVOLI DI SVAGO A STRUMENTI DI MORTE”

U.S. Navy RQ-2B Pioneer Unmanned Aerial Vehicle.

MQ-1 Predator, armed with AGM-114 Hellfire missiles.

An MQ-9 Reaper unmanned aerial vehicle flies a combat mission over southern Afghanistan; armed with a Paveway and 2 AGM-114 Hellfire missiles.

Negli anni 70 furono prodotti ed utilizzati i due droni israeliani IAI Malat Scout e Mastiff. Si trattava di piccoli “velivoli da ricognizione utilizzati dagli israeliani durante la guerra del Libano del marzo 1978.

A partire da quegli anni anche gli USA avviarono lo sviluppo di “droni da ricognizione”. Un esempio e' l'AAI RQ-2 Pioneer, un veicolo aereo senza pilota (UAV), progettato in team dagli Stati Uniti ed Israele. Questo apparecchio fu utilizzato dalla Marina degli Stati Uniti, dal Corpo dei Marines e dall'esercito dal 1986 al 2007.

Il piu' famoso veicolo da combattimento aereo senza pilota (UACV), in grado di sganciare bombe e svolgere ruoli di “ricognizione e sorveglianza” e' stato l'MQ-1 Predator. Il velivolo, operativo con l'aeronautica degli Stati Uniti (USAF) dal 1995, era in grado di trasportare missili e bombe a guida laser. Questo drone e' stato utilizzato per la prima volta in combattimento nel 2001 in Afghanistan ed e' stato ritirato dal servizio dell'aeronautica americana nel 2018.

Il drone MQ-1 Predator si e' evoluto successivamente nel drone MQ-9 Reaper, un vero e proprio UCAV “cacciatore-killer” di lunga durata, progettato per la sorveglianza ad alta quota. Le nazioni che attualmente lo utilizzano sono: Stati Uniti, Francia, Italia, Marocco, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito.

A partire dal 2000, i droni militari hanno assunto un ruolo prioritario nelle forze armate di tutto il mondo, assumendo sempre piu' la forma e le dimensioni dei moderni droni da guerra. L'apice e' stato raggiunto proprio nel conflitto russo-ucraino con i Bayraktar (droni turchi usati dalla difesa dell'Ucraina per frenare l'invasione della Russia) e con i droni kamicaze iraniani Shahed (utilizzati dai russi per colpire le infrastrutture energetiche e far sprofondare intere zone nell'oscurita').

La guerra in Ucraina, ritenuta “la prima guerra tra droni”, e' un esempio di cosa siano in grado di fare questi aeromobili, i quali da “dispositivi di svago” si sono trasformati in vere e proprie armi, capaci di identificare e colpire direttamente i bersagli, rivelandosi cosi' efficaci strumenti di morte.

I droni stanno rivoluzionando le politiche di difesa e di offesa, essendo in grado di intervenire in zone nelle quali e' difficile impiegare truppe di terra a causa dell'orografia del territorio o per le caratteristiche dell'avversario contro cui si combatte.

I DRONI IN AMBITO CIVILE


Nei primi anni del 2000, i droni, oltre ad essere impiegati in missioni militari, vengono prodotti ed utilizzati anche in ambito civile. Dal settore amatoriale, si giunge progressivamente all'inserimento di questi velivoli in molteplici altri campi. Attualmente le tipiche applicazioni dei droni coinvolgono missioni di monitoraggio ambientale del territorio (inquinamento, incendi, rischio idrogeologico, infrastrutture critiche, ecc.), operazioni in scenari di soccorso, ricerca di persone e sorveglianza a supporto delle forze di polizia.

Lo sviluppo delle tecnologie Internet of Things, Cloud computing e Advanced Robotics, come pure la miniaturizzazione dei sensori facenti parte dell'equipaggiamento dei moderni RPAS (Remotely Piloted Aircraft Systems), hanno contribuito all'ascesa esponenziale di questi aeromobili, gia' divenuti i protagonisti di molte attivita' professionali.