I DRONI IN AMBITO MILITARE

L'influenza dei droni nelle guerre si e' avuta in particolar modo nei primi anni del 2000, successivamente all'invasione statunitense dell'Afghanistan e dell'Iraq. L'utilizzo di questi velivoli era limitato esclusivamente ad operazioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione.

Nel corso degli ultimi anni i droni sono stati inseriti in una strategia militare che li ha visti integrati e coordinati con i sistemi d'arma di artiglieria. Tali aeromobili sono in grado di effettuare veri e propri attacchi aerei e vengono impiegati, sempre piu' di frequente, per scopi offensivi.

Per le caratteristiche tecniche riguardanti l'autonomia di volo, il raggio d'azione, la vasta copertura del territorio, i droni possono agire sul campo di battaglia meglio dell'uomo o addirittura in sua sostituzione, senza mettere a rischio la vita dei soldati combattenti e dei piloti. Attualmente, grazie agli algoritmi ed ai software basati sull'intelligenza artificiale, i droni hanno acquisito la capacita' di rilevare e di identificare gli obiettivi, determinandone con ottima precisione la posizione.

Il loro utilizzo nelle guerre ha sollevato pero' importanti questioni etiche; si pensi, ad esempio, all'aumento di vittime innocenti che vengono a trovarsi, per vari motivi, nelle aree destinate ad interventi militari e che, a differenza di una dichiarata situazione conflittuale, diventano improvvisamente obiettivo di un attacco imprevisto. Nonostante queste situazioni sfavorevoli, i droni sono diventati una parte vitale nelle moderne guerre e nelle operazioni di intelligence; un esempio e' dato dal recente conflitto russo-ucraino. Tuttavia, questi aeromobili a pilotaggio remoto non costituiscono certamente un fattore decisivo per le sorti di una guerra.

UTILIZZO DEI DRONI IN AMBITO MILITARE

I droni in ambito militare possono essere utilizzati per svolgere missioni di:

  • Ricognizione - raccolta di informazioni su un'area o su un obiettivo.

  • Sorveglianza - monitoraggio di un'area specifica.

  • Targeting - identificazione ed inseguimento di bersagli.

  • Attacco - attacchi contro obiettivi nel caso in cui i droni siano equipaggiati con armi.

  • Guerra elettronica - interruzione delle comunicazioni nemiche.

  • Trasporto di rifornimenti - distribuzione di carichi utili alle truppe sul campo di battaglia, come farmaci, cibo o pezzi di ricambio, senza mettere a rischio il personale militare ed evitando l'utilizzo di risorse piu' costose, come ad esempio gli elicotteri.

OPERATIVITA' DEI DRONI MILITARI

Un drone militare per essere operativo necessita di tre elementi base:

  • il velivolo, con i relativi sensori ed equipaggiamenti di comunicazione;

  • la stazione di controllo di terra (Ground Control Station, GCS), la quale, attraverso il collegamento satellitare, puo' controllare il velivolo anche a centinaia di chilometri di distanza;

  • la stazione di utilizzo dei dati (Exploitation Data Station, EDS), dove vengono analizzate, in tempo reale, le immagini fornite dal velivolo grazie al collegamento satellitare.

L'equipaggiamento di un drone militare consiste essenzialmente di:

  • armi, per condurre attacchi mirati al suolo;

  • attrezzature, come macchine da ripresa video-audio, per compiere missioni di ricognizione, sorveglianza e spionaggio;

  • sensori, per garantire la corretta navigazione del drone. I sensori permettono di raccogliere tutte le informazioni necessarie a svolgere con precisione le varie operazioni militari. I piu' comuni sensori utilizzati in ambito militare sono:

    • Sensori elettro-ottici a infrarossi (EO/IR) - questi dispositivi possono catturare immagini e video ad alta risoluzione nello spettro del visibile e dell'infrarosso, permettendo l'identificazione e la vigilanza degli obiettivi in varie condizioni di illuminazione.

    • Sensori Signal Intelligence (SIGINT) - sono sensori impiegati per acquisire informazioni sulla conoscenza dei modelli di comunicazione nemici. Questi sensori sono anche in grado di intercettare i segnali elettronici provenienti dai radar, comprese le comunicazioni tra persone.

    • Sensori chimici e nucleari - si tratta di dispositivi capaci di rilevare e di identificare sostanze pericolose. Questa tipologia di sensori e' indispensabile per rispondere e valutare potenziali minacce.

Negli ultimi anni, grazie all'intelligenza artificiale, i droni hanno acquisito sempre piu' potenza, precisione ed efficienza nelle missioni da svolgere, le quali, il piu' delle volte, vengono supportate anche dall'intervento dei droni kamikaze. Questi ultimi sono droni di piccole dimensioni, lanciati in sciami con l'obiettivo di sopraffare le difese aeree nemiche.

In definitiva si puo' affermare che attualmente i droni militari oltre a rappresentare dei sistemi di combattimento autonomi, sono divenuti delle vere e proprie macchine di morte.

STRATEGIE DI DIFESA CONTRO GLI ATTACCHI CONDOTTI CON I DRONI

I sistemi di difesa contro gli attacchi effettuati con i droni necessitano, a seconda del tipo di minaccia e dell'obiettivo da proteggere, di una combinazione di adeguate strategie ed anche di tecnologie di diversa natura.

Si riportano di seguito alcune tecniche di difesa in grado di contrastare i sistemi aerei senza pilota (C-UAS):

  • Sistemi radar - si tratta di sistemi di protezione contro i droni che, facendo uso della tecnologia radar, rilevano e tracciano questi velivoli. Infatti, un qualsiasi oggetto che si trovi nell'atmosfera, droni compresi, respinge le onde radio ed i segnali a microonde. Quindi, partendo da un'analisi dei segnali riflessi, i sistemi radar per droni, calcolano la distanza, la direzione e la velocita' dei velivoli rilevati, garantendone il tracciamento e la sorveglianza in tempo reale. I sistemi radar possono anche essere integrati con altre tecnologie di sensori, al fine di migliorare ulteriormente le capacita' di rilevamento e di identificazione dei velivoli. Va comunque notato che questi sistemi hanno un alto tasso di falsi allarmi, poiche' non sempre distinguono i droni da altri oggetti volanti.

  • Jamming - questa tecnica consiste nell'utilizzo di segnali di disturbo per interrompere le comunicazioni tra il drone ed il suo operatore e quindi impedire l'attacco.

  • Interferenza con il segnale GPS - vengono generate interferenze in grado di influenzare la qualita' dei segnali GPS utilizzati dai droni per la navigazione. Cio' puo' impedire al velivolo di ricevere le informazioni necessarie per mantenere la propria posizione e lo rende incontrollabile.

  • Sistemi di cattura - sono dispositivi e metodi appositamente costruiti per catturare ed immobilizzare fisicamente i droni. Si tratta di sistemi disponibili in varie forme, come ad esempio pistole a rete, reti per droni, ecc... In pratica, quando viene rilevato un drone anomalo in un'area riservata, il drone bersaglio, venendo intrappolato, non puo' piu' continuare il suo volo o svolgere attivita' potenzialmente dannose. Tuttavia tali sistemi risultano poco pratici nel catturare gli sciami di droni.

  • Difesa aerea - i missili utilizzati per abbattere i droni nemici sono il classico esempio di sistema di difesa aerea per contrastare i droni.