GEOTERMIA NEL MONDO

GEOTERMIA E CENTRALI GEOTERMICHE IN ITALIA

Mappa delle aree di interesse geotermico in Italia:

Fonte immagine: http://www.analistgroup.it/certificazione_energetica/Geotermia/GEOTERMIA_IN_ITALIA.pdf








Lo studio della geotermia su tutto il territorio italiano e' condotto dall'Istituto Internazionale per le Ricerche Geotermiche, fondato a Pisa nel 1965 con l'obiettivo di svolgere attivita' di ricerca sull'energia geotermica e sulle sue applicazioni in Italia.

L'Italia, dal punto di vista geologico, e' una zona straordinaria e cio' lo testimoniano i numerosi vulcani, i geysers e le sorgenti termali presenti nella nostra penisola.

In particolare, l'Italia con i suoi mari possiede quattro grandi aree di calore sotterraneo, rappresentate dai seguenti luoghi:

  • La Toscana, con i campi geotermici di Larderello (provincia di Pisa), dove si estrae vapore a circa 2500C e dove e' avvenuta la prima trasformazione di energia geotermica in energia elettrica. La centrale geotermica di Larderello e' una delle piu' grandi d'Europa, copre una parte della richiesta energetica nazionale e l'impianto produce il 10% dell'energia geotermica mondiale. Le aree geotermiche toscane si estendono fino alla caldera di Bolsena (nell'alto Lazio) e poi in mare per diversi chilometri.

    Guarda il video: Il cuore caldo della Toscana

  • La Campania, con i famosi Campi Flegrei.

  • Il Tirreno Meridionale, che si presenta come una delle zone piu' ricche di giacimenti di fluidi geotermici al mondo. Un esempio e' rappresentato dal campo geotermico formato dal vulcano sottomarino Marsili, il piu' grande vulcano sommerso che si trovi in Europa. Questo si estende per un'area di 50 km di lunghezza, 30 km di larghezza e 3000 metri di profondita', con una vetta che rimane 450 metri sotto la superficie del Mar Tirreno. Il vulcano ha un'attivita' idrotermale, con una fuoriuscita di liquidi ed acqua ad alta temperatura. Per queste sue caratteristiche esso offre la possibilita' di sviluppare un'alta entalpia.

  • Il Canale di Sicilia, nell'area del vulcano sottomarino Empedocle e nell'area di Lampedusa.

Facendo riferimento alle aree geotermali italiane, quelle piu' rinomate, sono:

  • i Colli Euganei, in Veneto, vicino Padova;

  • l'area di Grado, in Friuli-Venezia Giulia;

  • l'isola di Ischia, nel Golfo di Napoli;

  • Alcamo e Sciacca, nella Sicilia occidentale;

  • le isole Eolie, nel Mar Tirreno meridionale, a nord della costa siciliana;

  • l'isola di Pantelleria, a sud-ovest della Sicilia;

Spesso vengono utilizzate per bagni termali anche alcune delle diverse sorgenti ad acqua calda che si trovano lungo l'Arco Alpino e lungo le Prealpi.

In Italia, lo sfruttamento delle risorse geotermiche per la produzione di energia elettrica si e' sviluppato solo nell'area centro-settentrionale. La regione che detiene il primato nel settore geotermoelettrico e' la Toscana, con le provincie di Grosseto, Pisa e Siena. In questa regione, le centrali geotermiche piu' importanti e produttive, oltre a quella di Larderello, sono concentrate sul Monte Amiata (situato a circa 80 km a sud di Siena, al confine tra la Maremma e la Val d'Orcia) nella zona di Travale-Radicondoli.

Oltre al settore geotermoelettrico ed a quello del turismo termale, l'enegia geotermica viene utilizzata nella nostra penisola per il riscaldamento domestico, per l'acquacoltura (allevamento di specie acquatiche), nei settori dell'agricoltura (riscaldamento di serre) e dell'industria (forni per verniciatura, lavanderia, essiccazione, etc.).

GEOTERMIA E CENTRALI GEOTERMICHE IN EUROPA

Vulcano Krafla (Islanda):

Centrale geotermica di Leirhnjúkur nel nord dell'Islanda, vicino alla grande area vulcanica di Krafla:

Fonte immagine: https://www.viaggioinislanda.it/la-centrale-geotermica-di-leirhnjukur/

Il paese per il quale la geotermia ha rappresentato e rappresenta ancora adesso una vera e propria fortuna energetica e' l'Islanda. In quest'isola del nord Atlantico, situata tra la Groenlandia e la Gran Bretagna, piu' dell'85% delle case e' riscaldato utilizzando la risorsa geotermica, adoperata anche per la produzione di elettricita'. In realta', l'Islanda basa la sua intera esistenza sul naturale equilibrio tra la presenza di acqua calda in profondita' e l'atmosfera esterna sotto lo zero. Per esempio, molte strade di Reykjavik (capitale del paese) sono provviste di sistemi geotermici sotterranei che utilizzano l'acqua molto calda per sciogliere la neve. Invece, gli impianti che erogano energia elettrica, sfruttando la risorsa geotermica, si trovano a Svartsengi, Krafla e Nesjavellir. Si tratta di impianti del tipo a ciclo binario o convenzionale; gli impianti del tipo convenzionale, utilizzati anche per il riscaldamento di appartamenti, scuole e piscine, sono a contropressione (con scarico diretto nell'atmosfera) oppure a condensazione ed utilizzano fluidi geotermici a temperature di almeno 150°C. Con la tecnologia dei cicli binari invece si produce elettricita' utilizzando fluidi geotermici a temperature medio-basse (comprese tra 90°C e 170°C) e, come fluido di lavoro secondario, viene adoperata una miscela di acqua ed ammoniaca. Le risorse geotermiche, in quest'isola vulcanica, vengono utilizzate anche per riscaldare le numerose serre, presenti soprattutto nel sud dell'isola, utilizzate per coltivare frutta, verdura e fiori. In questi ambienti, per aumentare il calore, e' stata introdotta anche un'illuminazione artificiale. A Bjarnarflag si trova un impianto geotermico, operativo dal 1967, per la lavorazione della diatomite, una tipica risorsa dell'isola. Si tratta di un residuo fossile di microscopiche alghe, che viene estratto dal lago Myvatan e che permette di produrre una farina fossile ricca di carbonato di calcio e diossido di silicio. Questo prodotto viene adoperato per scopi scientifici, in medicina ed anche come filtrante per l'acqua potabile.

Altri paesi europei dove l'energia geotermica e' maggiormente utilizzata, alcuni dei quali si contraddistinguono per potenza elettrica installata ricavata da risorse geotermiche, sono: la Francia, la Germania ed il Portogallo. Inoltre, c'e' da ricordare che nel 2017 e nel 2018 si sono avute le prime centrali geotermiche rispettivamente in Ungheria ed in Croazia.

In definitiva, anche se si registra una progressione dell'Europa nel settore geotermico, l'impiego di questa fonte di energia pulita rimane ancora molto al di sotto del potenziale delle risorse europee disponibili.

Per conoscere i progetti europei sulla geotermia clicca qui.

GEOTERMIA E CENTRALI GEOTERMICHE NEL MONDO










Il paese piu' geotermico al mondo e' rappresentato dagli Stati Uniti d'America. Altri paesi che fanno uso di energia geotermoelettrica, oppure che utilizzano la geotermia nei settori dell'agricoltura, dell'acquacoltura e nel settore industriale, sono: l'Indonesia, le Filippine, la Turchia, il Kenya, il Messico, la Nuova Zelanda ed il Giappone.

Guarda il video: Direct Uses of Geothermal Energy

Di seguito sono riportate le centrali geotermiche ritenute piu' grandi al modo:

  • The Geysers in California (USA);

  • La Centrale geotermica di Larderello in Toscana (Italia);

  • Centrale geotermica del Cerro Prieto in Messico (USA);

  • Makiling-Banahaw Complex nelle Filippine;

  • Centrale geotermica Salton Sea in California (USA);

  • Centrale geotermica di Hellisheidi in Islanda;

  • Tiwi Complex (tre centrali elettriche separate) nelle Filippine;

  • Centrale geotermica di Darajat in Indonesia;

  • Centrale geotermica di Malitbog nelle Filippine;

  • Centrale Geotermica di Wayang Windu in Indonesia.

In tabella sono riportati i dieci paesi con maggiore potenza installata da geotermia, nel 2020:

Country

MWe installed in 2020

1. USA

3,700

2. Indonesia

2,289

3. Philippines

1,918

4. Turkey

1,549

5. Kenya

1,193

6. Mexico

1,105

7. New Zealand

1,064

8. Italy

916

9. Japan

550

10. Iceland

755

I dati in tabella sono tratti da: https://www.unionegeotermica.it/pdfiles/Geothermal%20Power%20Generation%20in%20the%20World%202015-2020%20Update%20Report.pdf

La produzione di energia elettrica da fonte geotermica cresce molto lentamente, per questo motivo il contributo dato dalla geotermia ai consumi energetici globali e' da ritenere piuttosto modesto. Allo sviluppo di tale fonte energetica si frappongono ostacoli di carattere economico (costi di investimento iniziali molto alti) e non sono da sottovalutare gli ostacoli di carattere tecnologico. Un esempio e' dato dal rischio connesso alla perforazione del terreno per l'individuazione di serbatoi geotermici. Infatti, effettuare una perforazione e poi trovare un serbatoio geotermico improduttivo puo' costituire un notevole freno alla scelta di utilizzo di questa fonte energetica pulita.

PER SAPERNE DI PIU':