DRONI
A VOLO AUTONOMO

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Il
volo di un drone in modalita' autonoma, cioe' senza
l'intervento di un pilota remoto, permette all'apparecchio di
volare e di navigare autonomamente in molteplici ambienti, in
condizioni climatiche estreme e su porzioni di territorio nelle
quali risulta pericoloso accedere con gli elicotteri.
Il
sistema di navigazione
che consente ad un
drone di volare in
modalita'
autonoma con buoni livelli di affidabilita' e di efficienza e' il
sistema
satellitare GPS
(Global
Positioning System),
spesso
integrato
con
il sistema
di navigazione inerziale
(INS):
Il
sistema
satellitare GPS,
nonostante i probabili fenomeni di interferenza ai quali e'
soggetto, e' in grado di fornire misure con elevata precisione.
Tuttavia, a causa di improvvisi e bruschi movimenti del drone,
l'antenna di cui il velivolo e' dotato puo' orientarsi in una
direzione non ottimale, con conseguente degrado delle misure.
Tali misure possono essere compromesse anche quando il numero dei
satelliti in vista risulta inferiore al numero necessario per
rilevare l'esatta posizione del velivolo.
Il
sistema
di navigazione inerziale e'
un sistema autonomo, capace di fornire la la velocita', la
posizione e l'assetto del
drone mediante l'elaborazione di misure effettuate esclusivamente
a bordo dello stesso velivolo. Questo sistema di navigazione
richiede il montaggio della piattaforma IMU
(Inertial
Measurement Unit - Unita' di Misura Inerziale) da
posizionare sul drone. Tale
piattaforma comprende:
un
accelerometro,
capace di rilevare gli spostamenti del sistema;
un
giroscopio,
utilizzato per la misurazione della velocita' angolare;
un
magnetometro,
per determinare l'orientamento del velivolo sfruttando il campo
magnetico terrestre.
L'IMU,
a volte, e' anche dotata di:
un
barometro,
che rileva il cambiamento della pressione atmosferica e quindi
la variazione di quota del drone;
un
termometro,
per la misurazione della temperatura.
Le
misure ottenute con questi strumenti vengono trasmesse dall'IMU
al Flight
Controller (o
computer di bordo), ossia al cervello vero e proprio del drone,
che
le interpreta e corregge i movimenti (inclinazione, rotazione e
accelerazione), garantendo cosi' la stabilita' del velivolo.
Tuttavia,
il sistema di navigazione inerziale, pur essendo in grado di
fornire dati a breve termine e di seguire con grande precisione
la dinamica di volo di un drone, produce errori di
posizionamento, i quali
crescono con la durata del tempo di osservazione. Integrare il
sistema di navigazione inerziale
con
il sistema
satellitare GPS
permette
di correggere gli errori di deriva che il sistema inerziale
produce ed inoltre rende possibile la navigazione del drone anche
nelle zone di copertura dei segnali satellitari. C'e' ancora da
dire che, a seguito della perdita di segnale, viene favorita
anche la reinizializzazione del ricevitore GPS.
In
definitiva:
il
sistema
inerziale fornisce
dati a breve termine, mentre il sistema satellitare
corregge
gli errori di deriva del sistema inerziale, evitandone l'accumulo
ed assicurando precisioni superiori a quelle che si avrebbero
utilizzando i due sistemi separatamente.
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ALGORITMI
E SENSORI NEI DRONI A VOLO AUTONOMO
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La
posizione, la velocita' ed i movimenti di un drone a volo
autonomo, in relazione all'ambiente, vengono monitorati
continuamente da un complesso sistema di algoritmi
e
di sensori
che ne controllano automaticamente
le condizioni di volo e garantiscono al velivolo il mantenimento
della traiettoria programmata.
In
particolare, i sensori
forniscono
al drone informazioni sulle condizioni meteorologiche (raffiche di
vento, turbolenze, ecc...), affinche' il velivolo venga mantenuto
stabile ed in rotta. Si tratta di dispositivi piuttosto
sofisticati che includono soprattutto telecamere
e
sensori
ad
ultrasuoni
e
ad
infrarossi:
Tutti
i componenti hardware
del
sistema di controllo del volo autonomo di un drone devono poter
ricevere in maniera esatta i dati provenienti dai sensori e
rispondere, in tempi rapidi e precisi, ai comandi del controller
del motore del
drone.
Gli
algoritmi
sono
responsabili invece del controllo dei movimenti del drone e sono
basati sull'intelligenza
artificiale,
sulla visione
artificiale e
sull'apprendimento
automatico:
l'intelligenza
artificiale permette al drone
di prendere
decisioni sui movimenti da effettuare e consente l'elaborazione
dei
dati provenienti dai sensori;
grazie
alla visione artificiale il
drone puo' rilevare
oggetti ed evitare gli ostacoli nell'ambiente in cui esso si
muove;
l'apprendimento
automatico interviene sulla
precisione riguardante le decisioni
che il drone deve prendere lungo la traiettoria di volo.
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VOLO
AUTONOMO DI UN DRONE:
VANTAGGI
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La
tecnologia su cui si basa il volo di un drone in modalita'
autonoma offre una serie di vantaggi, i piu' comuni sono:
maggiore
sicurezza -
la
programmazione di una traiettoria di volo predeterminata elimina
il rischio di un errore umano e riduce la probabilita' di
incidenti. Inoltre, mediante il controllo dell'altitudine, e'
possibile mantenere il velivolo ad una distanza di sicurezza dal
terreno, da altri oggetti e dalle persone.
risparmi
sui costi -
senza la
necessita' dell'intervento di un operatore umano diminuisce il
costo della manodopera e delle spese generali associate alle
operazioni da effettuare con i droni, le quali sono rese ancora
piu' efficienti dalla riduzione dei costi del carburante.
riduzione
del tempo necessario per completare le attivita' -
i droni autonomi possono essere programmati per volare in modo
rapido e preciso.
esecuzione
di compiti complessi,
quali:
sorveglianza;
ricerca
e salvataggio;
consegna
e mappatura;
monitoraggio
ed ispezione di infrastrutture che comportano rischi e pericoli
per gli operatori; si pensi, per esempio, ai ponti ed alle linee
elettriche;
fornitura
di ottimi servizi di fotografia aerea e di videografia.
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